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Proprietà ed esempi di utilizzo di materiali siliconici nel restauro di manufatti artistici
Tensionamento e telai
Tempo che distrugge, tempo che conserva, sentimento del tempo nel restauro: Sentimento del tempo nel restauro
Serie de libros electrónicos6 títulos

Arte

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Información sobre esta serie

Le nonne… chi può negarne la saggezza? Clarabella Fusilla è un’appassionata maestra d’inglese che, per insegnare ai suoi piccoli alunni la corretta pronuncia delle parole, si affida all’aiuto di alcune fate, trovate proprio grazie a un vecchio racconto di sua nonna. L’incontro con la fata Fonetica cambierà per sempre la vita di Clarabella e il suo modo d’insegnare. I suoi alunni, i simpatici bambini della classe I° C,  scopriranno che anche cose difficili, come la fonetica internazionale, possono diventare semplici con l’aiuto della magia e del divertimento. Fonetica Solletica e i Doni Sonanti sono lezioni di inglese che diventano fiaba. È un racconto dedicato ai bambini… e agli adulti impegnati, accanto ai genitori, nel delicato compito della loro crescita: gli insegnanti.
IdiomaEspañol
EditorialIl Prato
Fecha de lanzamiento4 jun 2013
Proprietà ed esempi di utilizzo di materiali siliconici nel restauro di manufatti artistici
Tensionamento e telai
Tempo che distrugge, tempo che conserva, sentimento del tempo nel restauro: Sentimento del tempo nel restauro

Títulos en esta serie (6)

  • Tempo che distrugge, tempo che conserva, sentimento del tempo nel restauro: Sentimento del tempo nel restauro

    77

    Tempo che distrugge, tempo che conserva, sentimento del tempo nel restauro: Sentimento del tempo nel restauro
    Tempo che distrugge, tempo che conserva, sentimento del tempo nel restauro: Sentimento del tempo nel restauro

    Analogamente all’angelo della storia di Benjamin, che volge lo sguardo al passato mentre viene vorticosamente sospinto nel futuro, l’uomo contemporaneo avrebbe bisogno delle rovine, perché vive in un mondo divorato dal presente, come sostiene Marc Augè, denunciando il continuo sbilanciamento temporale in cui viviamo. L’affermazione di Augè e l’immagine benjaminiana suscitano una riflessione generale sul significato che ha assunto il tempo nella cultura contemporanea e, conseguentemente, una serie di domande sulle possibili ricadute di questo tema nel campo del restauro, dove il legame fra senso del tempo e volontà conservativa, che pure ha alimentato e continua a finalizzare il rapporto con le testimonianze del passato, non viene quasi mai dichiarato in forma esplicita. Così il tempo, forse proprio perché per sua natura richiede forme di approfondimento filosofico, diventa una sorta di elemento animatore inespresso di ogni azione conservativa. È quindi interessante ricercare, per esempio, in che modo e con quali limiti una percezione sempre più articolata della temporalità, come è quella dell’uomo contemporaneo anche in relazione ai monumenti, possa contribuire allo sviluppo della coscienza conservativa e suggerire possibili nuovi significati e modi di apprezzamento delle opere del passato. Si delinea un percorso personale di ricerca, che richiede continue verifiche e aperture, ma soprattutto un approccio complesso al tema della conoscenza, in cui convergono letture tecniche e percezioni, ragione e emozioni, che può essere significativo tentare di comporre nel progetto di restauro.

  • Proprietà ed esempi di utilizzo di materiali siliconici nel restauro di manufatti artistici

    92

    Proprietà ed esempi di utilizzo di materiali siliconici nel restauro di manufatti artistici
    Proprietà ed esempi di utilizzo di materiali siliconici nel restauro di manufatti artistici

    Alcuni solventi siliconici ed un gel siliconico, il Velvesil Plus®, in quest’ultimo decennio sono stati introdotti nel mondo della conservazione e del restauro per condurre con maggior sicurezza operazioni di pulitura superficiale delle pitture contemporanee, in particolare quelle a legante acrilico. La loro potenziale utilità, però, spazia in un campo ben più ampio delle mere opere contemporanee: supporti diversi, che per la loro porosità complichino il trattamento acquoso, e superfici pittoriche che dimostrino elevata sensibilità all’acqua. In questo primo volume si descrivono le caratteristiche chimico-fisiche e applicative di questi materiali, che davvero possono dare un grande contributo alla selettività del nostro intervento, e si illustrano casi di applicazione a manufatti di natura diversa per compiere operazioni di pulitura così come altre operazioni a carattere più strutturale. I dipinti mobili sono qui trattati esaurientemente, mentre per altri supporti si riportano per ora solo i risultati preliminari di studi attualmente in corso

  • Tensionamento e telai

    91

    Tensionamento e telai
    Tensionamento e telai

    Il seminario TENSIONAMENTO E TELAI DEI DIPINTI SU TELA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE tenutosi a Piazzola sul Brenta rappresenta la prima occasione di confronto unicamente su questo tema. Ha visto l’incontro di molteplici professionalità dell’ambito del restauro portando alla luce quelle che sono le ultime tendenze in merito e consentendo anche la visione e la diffusione di esperienze europee. Da questa occasione nasce questo volume che raccoglie tutti i contributi presentati durante il seminario. Affrontandolo si noterà come negli ultimi anni sia cambiato l’approccio nei confronti dei telai di supporto ai dipinti su tela. La considerazione e l’ottica in merito si stanno evolvendo e anche il telaio acquisisce valore in quanto parte costituente l’opera d’arte. Si sta quindi perdendo quella che è l’indifferenza nei confronti di questo elemento che molto spesso, come prima operazione di restauro, veniva sostituito; ora invece prima di effettuare una sostituzione ci si interroga su quelle che sono le effettive possibilità di recupero o adattamento del telaio originale in modo tale da poter preservare qualsiasi segno, elemento caratteristico o testimonianza del passaggio dell’opera d’arte attraverso il tempo.

  • Aldo Rossi: Ora questo è perduto

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    Aldo Rossi: Ora questo è perduto
    Aldo Rossi: Ora questo è perduto

    Il 4 settembre del 1997 Aldo Rossi perdeva la vita in un incidente d’auto nella sua Milano dov’era nato sessantasei anni prima. Con la sua scomparsa lasciava in eredità i frutti del suo lavoro di architetto e di studioso, costituito da numerosi scritti, disegni, e progetti. Un lavoro, il suo, caratterizzato tra l’altro da un rigoroso metodo analitico e analogico che lo portava a un continuo e ostinato ritorno sugli stessi temi per riempirli ogni volta di nuovi significati. La scrittura, come l’architettura, è per definizione indifferente al significato della parola scritta, ed è appunto questo il senso della ricerca sulla tipologia che porterà Aldo Rossi all’elaborazione di una teoria nella quale s’individua proprio nel tipo architettonico il fattore predominante per la persistenza e adattabilità delle costruzioni al modificarsi degli usi. Inoltre, proponendo una teoria della città come locus della memoria collettiva, senza dubbio è stato in grado di apportare un prezioso e fondamentale contributo alla comprensione della stessa e alla ridefinizione della “scienza urbana”. Tra tutti i suoi progetti, alcuni riguardano Trieste e dei tre elaborati per la Città, sono proprio i due non realizzati quelli di cui ci occupiamo in questo breve scritto.

  • Ernesto Nathan Rogers: La rappresentazione come strumento per la conoscenza dell’architettura. L’architettura come strumento per la rappresentazione della società

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    Ernesto Nathan Rogers: La rappresentazione come strumento per la conoscenza dell’architettura.  L’architettura come strumento per la rappresentazione della società
    Ernesto Nathan Rogers: La rappresentazione come strumento per la conoscenza dell’architettura.  L’architettura come strumento per la rappresentazione della società

    Sappiamo bene che certi temi sono ormai completamente avulsi dal contesto storico attuale, tuttavia, quello che si è cercato di focalizzare in questo breve scritto sono soltanto alcuni aspetti dell’opera e del pensiero di Ernesto N. Rogers che riguardano fondamentalmente il rapporto tra l’uomo, l’architettura e la società e che rappresentano la base dei suoi insegnamenti. Di conseguenza, a partire dall’idea contenuta nel concetto “rogersiano” di disegno, che è inteso non come semplice tecnica di rappresentazione bensì come studio dell’opera architettonica rivolto alla conoscenza della storia, si è poi cercato di delineare, attraverso una chiave di lettura che potesse essere in grado di eviscerarne tutta la complessità, il tipo d’interesse che egli pone nei riguardi del rapporto tra tradizione e innovazione. Quando Rogers, infatti, alla fine del 1953 assume la direzione di Casabella, oltre alla questione del disegno, fa si che la rivista si caratterizzi fin dai primi numeri proprio per la volontà di tenere insieme l’archetipo, inteso come tradizione, e l’innovazione tecnologica. Tuttavia, un altro aspetto importante che caratterizza questa prima fase della rivista è proprio la continuità - anche se di breve durata - con quel filone ‘spontaneista’ inaugurato dalla precedente conduzione di Pagano. Pertanto noi crediamo che il concetto dell’architettura come rappresentazione dei valori non solo di una comunità ma dell’intera società, si evinca proprio dai temi trattati in questi primi numeri di Casabella e dai progetti che Rogers realizza negli stessi anni; tra questi, quello per Borgo San Sergio a Trieste.

  • Fonetica Solletica e i doni sonanti

    107

    Fonetica Solletica e i doni sonanti
    Fonetica Solletica e i doni sonanti

    Le nonne… chi può negarne la saggezza? Clarabella Fusilla è un’appassionata maestra d’inglese che, per insegnare ai suoi piccoli alunni la corretta pronuncia delle parole, si affida all’aiuto di alcune fate, trovate proprio grazie a un vecchio racconto di sua nonna. L’incontro con la fata Fonetica cambierà per sempre la vita di Clarabella e il suo modo d’insegnare. I suoi alunni, i simpatici bambini della classe I° C,  scopriranno che anche cose difficili, come la fonetica internazionale, possono diventare semplici con l’aiuto della magia e del divertimento. Fonetica Solletica e i Doni Sonanti sono lezioni di inglese che diventano fiaba. È un racconto dedicato ai bambini… e agli adulti impegnati, accanto ai genitori, nel delicato compito della loro crescita: gli insegnanti.

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